Foto di Matrimonio
La Fotografia di Matrimonio secondo me
Ognuno di noi ha una propria storia personale riguardo le Foto di Matrimonio della propria famiglia di origine. Ad esempio, io ho il ricordo di una parete di casa di mia nonna piena zeppa di foto di famiglia. Negli anni, approfittando che mio nonno realizzava cornici per i suoi quadri, la nonna Maria ha incorniciato la sua famiglia. Lei è un’amante delle foto di famiglia.
Nella parete del salotto si possono trovare le foto di matrimonio dei suoi figli, foto delle comunioni dei suoi nipoti, noi da piccoli, noi da grandi e adesso anche di mio figlio. Vedere quelle foto, soprattutto quelle di matrimonio, mi fa sorridere, perchè negli anni certe pose, come anche i vestiti ovviamente, sono completamente cambiati. E in certi casi, direi anche “Per fortuna!”.
Eppure, tra tante foto c’è una foto che spicca più di tutte. Una foto che ancora oggi per me è attualissima. La foto dei miei nonni dentro la macchina che si guardano e sorridono. Sorridono per davvero. Una foto obbligatoriamente bianco e nera. Era il 1956.
Per me è una grandissima memoria storica. Un’eredità preziosa. La nostra memoria. E poi la cosa più importante, mia nonna è felice a vedere quella parete piena di foto diverse.

Nonna Maria
Quel tipo di fotografia è un po’ reportage e un po’ posata. Ricordo che comunque siamo negli anni 50′ e quindi difficilmente il fotografo si azzardava ad un reportage puro. Però nella sua eleganza, il fotografo ha colto un momento sereno. Senza distrazioni, e semplicemente loro.
Ecco cosa è per me la fotografia di un matrimonio. Un racconto degli aspetti umani, naturali e allo stesso tempo eleganti di un giorno atteso con grande emozione.

Momento spontaneo
La figura del fotografo però negli anni è cambiata. Almeno noto che c’è una grande differenza nel mio modo di lavorare rispetto al fotografo delle nozze di mia zia negli anni 90. Sicuramente c’è ancora chi preferisce un tipo di lavoro strutturato come un set fotografico a casa della sposa, non ci trovo nulla di male. L’unica cosa è che finalmente c’è un’alternativa al fotografo in gilet e con i ragazzini che tengono i faretti in Chiesa. Un’alternativa che non manca sicuramente di professionalità, ma proprio un approccio più delicato e dedicato al giorno, alle sensazioni che gli sposi almeno posso ricordare.
Per fortuna, davvero tutto ciò è cambiato. Penso che se non avessi seguito tanti corsi di formazione e avuto determinate esperienze, non riuscirei a fare la fotografa vecchio stampo. Mi riferisco a tutti quei modi che non mi rappresentano, e che le mie coppie non mi chiederebbero mai. Ad esempio la sposa sul letto o appoggiata al comò, la giacca sulla spalla e la mano in tasca. E’ un tipo di fotografia rigida, che non mi rappresenta e non sarei neanche onesta con me stessa a realizzarla.

Il mio modo di presentare il vostro matrimonio
Sicuramente la tecnologia ha aiutato molto nell’evoluzione della fotografia di matrimonio. E il nuovo passo, dopo la corrente di reportage puro, a mio avviso, è una fotografia autoriale. Vale a dire non solo portare il servizio a casa, ma dare qualcosa di più agli sposi. Sempre una cosa nuova, un nuovo punto di vista. Che sia stato studiato o ispirato da un contesto trovato il giorno delle nozze.
Cerco sempre di trovare nuovi spunti per una costante ricerca stilistica. E un giorno spero che le mie spose si ritrovino a sfogliare il proprio album e ad appendere le mie foto nel loro salotto, abbracciando il ricordo di un sorriso naturale nel giorno in cui hanno detto si.